Il Power stretch (anche detto power stretching) è un allenamento tanto recente quanto efficace; si tratta di un workout che racchiude in sé elementi di stretching, pilates e yoga.
Un mix così attento e bilanciato non può che restituire risultati altrettanto precisi: l’obiettivo del power stretch, infatti, è quello di allungare i muscoli e al tempo stesso potenziare la flessibilità e l’equilibrio.
Power Stretch o Power Stretching
Parlare di Power stretch o di Power stretching non cambia in alcun modo l’essenza di questo allenamento: entrambi i termini, infatti, si riferiscono allo stesso workout con uguali modalità e benefici.
Come anticipato, questa disciplina prende ispirazione da diversi workout:
- Yoga, per quanto riguarda le posizioni e la precisione dei movimenti;
- Stretching, in quanto l’obiettivo principale è quello di stimolare la flessibilità articolare;
- Pilates, prendendo in considerazione i principi fondanti di questa disciplina come il baricentro, la respirazione e il controllo dei movimenti.
Tutte queste diverse discipline vengono sapientemente mescolate tra di loro, dando vita ad un workout adatto a chi desidera allungare e tonificare i propri muscoli e migliorare l’equilibrio.
Ma come si fa a raggiungere questi obiettivi? Il power stretching si propone il raggiungimento di tali risultati attraverso una serie di movimenti e posizioni diretti principalmente alla contrazione dei muscoli.
Contraendo i muscoli si permette agli stessi di lavorare direttamente sulle cosiddette fibre lente, ottenendo così un minore consumo di ossigeno a favore di una maggiore resistenza.
Le lezioni di Power stretching si articolano, solitamente, in cinque distinte fasi:
- Riscaldamento: fase base in ogni workout. Attraverso il riscaldamento si preparano i muscoli al successivo sforzo che andranno ad affrontare.
- Maggiore intensità: durante questa fase si punta maggiormente su esercizi diretti a stimolare la flessibilità dei muscoli coinvoilti.
- Alfatonica: si abbandona gradualmente la fase di maggior intensità per puntare su esercizi che hanno come base la forza statica. Si assumono quindi posizioni basate sull’equilibrio.
- Mista: in questa fase le posizioni saranno dirette sia alla stimolazione della flessibilità che all’equilibrio.
- Defaticamento: fondamentale e necessario, permette di rilassare i muscoli dopo lo sforzo fisico.
Power stretching esercizi
Gli esercizi di power stretching sono, come si può immaginare, essenzialmente delle posizioni da mantenere nelle diverse fasi dell’allenamento. Vediamo allora alcune di queste posizioni ed il loro corretto svolgimento:
- Ragdoll: questa posizione consiste nell’allungare la schiena e le braccia verso il pavimento, arrivando a toccare i piedi;
- Chaturanga: questa posizione viene da molti confusa con il più semplice push-up o flessione. A differenza delle flessioni, durante il piegamento delle braccia è fondamentale portare tutto il corpo in avanti.
- Trikonasana: meglio conosciuta come la posizione del triangolo. Si esegue distanziando i piedi e girando a 90° il piede destro, successivamente si alza il braccio sinistro in posizione parallela alla spalla e si tocca il piede, o il tappetino, con la mano destra.
Power stretching benefici
I benefici del Power stretching riguardano principalmente il tono muscolare. Seguire un corso di power stretching infatti vi permetterà di lavorare sui muscoli raggiungendo una flessibilità decisamente rilevante!
Non solo flessibilità: le posizioni assunte durante la lezione stimoleranno la forza muscolare ma anche il sistema circolatorio! Oltre a flessibilità e forza vedrete concreti risultati e benefici anche in merito all’equilibrio e alla postura.
Insomma possiamo definire il power stretch un corso davvero completo e adatto a chi vuole lavorare sui muscoli nella loro essenza.